D.E.C.I.B.A VS FINECO BANK

 

 

 

 

 

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La storia di Laura ha appassionato migliaia di persone,una storia di ordinaria follia,una donna di 40 anni malata di cancro ,una donna che non è riuscita a pagare i propri debiti e ha ricevuto un pignoramento .

Questo il video annuncio di Laura per capire meglio la situazione

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Abbiamo iniziato una petizione nei confronti di Fineco Bank

 

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A:
Alessandro Foti, Amministratore Delegato FINECO Bank
Mi chiamo Laura e ho 40 anni, da quasi due sono malata di cancro al seno, malattia per la quale ho subito l’amputazione e sono in attesa della ricostruzione. Avendo ridotta attività lavorativa anche il mio stipendio si è ridotto e tra rata del mutuo e bollette sopravvivo a malapena, sola con la mia gatta.

Sino al 2008 stavo bene, quell’anno però chiesi un prestito alla banca per poter traslocare, dalla Sicilia, i miei genitori anziani, invalidi e nullatenenti. Il prestito serviva a coprire le spese del trasloco, la caparra per l’immobile da affittare e il cambio dell’auto per poterne averme una, seppur usata, idonea al trasporto di persone con gravi difficoltà motorie.

Nel 2010 mio padre si ammalò gravemente di tumore e in pochi mesi venne a mancare quindi mia madre si trasferì da me e ci ritrovammo a vivere in due nel mio bilocale di 35mq calpestabili. Nel 2011 improvvisamente anche mia madre venne a mancare e oltre al dolore, mi ritrovai a pagare un secondo funerale. Nel 2012 mi diagnosticarono il cancro e mi ritrovai anche a non aver più materialmente i soldi per comprarmi da mangiare, smisi dunque di pagare la Fineco bank. La banca avviò una procedura di riscossione tramite tribunale e al momento la procedura è arrivata all’atto di pignoramento dell’immobile che deve solo diventare esecutivo. Tutto questo per un debito di 12.300 euro maggiorato dagli interessi.

Con l’associazione DECIBA abbiamo inviato una lettera raccomandata alla sede legale della Fineco in cui ci mostravamo disposti ad un incontro per stabilire un pagamento mensile, ma l’unica risposta ricevuta è stata l’atto di pignoramento e la fattura del commercialista per le spese legali (1000euro).

Ho chiesto soltanto di poter sopravvivere in casa mia e mi sono dimostrata propensa a pagare il mio debito con un importo equo…

Mi rivolgo a chi prende le decisioni nella Fineco bank: mettetevi la mano sul cuore e date la possibilità alla gente onesta di rimanere tale e ottemperare ai propri debiti con serenità ed equità.

Cordiali saluti,
[Il tuo nome]

QUI PER PARTECIPARE ALLA PETIZIONE

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http://www.change.org/it/petizioni/fineco-bank-non-pignorate-la-casa-a-una-malata-di-cancro

 

ABBIAMO INIZIATO UNA RACCOLTA FONDI PER AIUTARE LAURA QUI PER DARE LA TUA OFFERTA

 

https://www.indiegogo.com/projects/we-help-laura-sick-of-cancer-give-them-a-future

 

FINECO BANK DOPO LA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONE RI RENDE DISPONIBILE A TROVARE UN ACCORDO ,IL PRESIDENTE DECIBA GAETANO VILNO’ RISPONDE  COSI : 

DOC040814-001

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Presidente Deciba Gaetano Vilno risponde a Fineco Bank

Spett: Finecobank S.P.A Piazza Durante 11 CAP 20131 Milano

Oggetto : Riscontro risposta 14/07/2012 e 30/07/2014 Laura Bernoldi

Spett: Fineco Bank
necessitano alcune delucidazioni in oggetto alle vostre risposte

Nella lettera del 14/07/2014 la vostra preoccupazione maggiore è stata avere un incarico formale da parte della nostra associata; l’altra preoccupazione era la non diffusione di tale informazione.
All’interno della risposta avete indicato un numero telefonico dove un call center non conosce la situazione e ci invita a mandare un email; spedita l’email nessuna risposta; non solo, entrambe le lettere non hanno un riferimento da contattare se non una sottoscrizione illeggibile.

Precisiamo che non v’è nulla di illegale nel diffondere una richiesta di aiuto pubblica, non v’è nulla di illegale ad esprimere dissenso massimo per la scarsa collaborazione da parte di Fineco Bank alla soluzione dei fatti esposti.

Ricordiamo la nostra raccomandata spedita il 20 Maggio 2014 e ricevuta, come da vostra conferma, il 30 Maggio 2014. La vostra risposta è giunta arriva dopo aver diffuso le informazioni ed erano ormai passati 47 giorni.

 

Se ci fosse stato un vero interesse

alla soluzione sarebbe bastata una telefonata, lo sappiamo entrambi.

Vogliamo credere alla vostra buona fede e cercare una soluzione adeguata alle reali possibilità di rientro della nostra associata, 47 giorni per la risposta possono compromettere lo stato mentale delle persone. Se non avessimo fatto un’intervento simile le probabilità che la sig.ra Laura facesse un gesto estremo erano molto alte. Esorto a tralasciare a questo punto le questioni burocratica e ad occuparci dei fatti reali .

Come da telefonata intercorsa proponiamo :

Esclusione interessi
Esclusione spese legali
Esclusione pignoramento
il restante un piano di rientro di Euro 50 mensili

In questo momento sono le uniche possibilità reali, sicuramente l’accordo definitivo dimostrerà la comprensione umana da parte di Fineco Bank spa.

Il Presidente

Gaetano Vilnò

Associazione D.E.C.I.BA Dipartimento Europeo Controllo Illeciti Bancari Via Cesare Aroldi n. 44 46019 – VIADANA – MN Tel: 0375-781642 FAX 0375/781642 deciba@libero.it
deciba@legalmail.it financialsolution@libero.it

 

Questa situazione paradossale verrà diffusa e portata avanti fino alla soluzione della questione,non ci interessano pseudo minacce per diffamazione,siamo pronti ad affrontare la questione davanti ai giudici ,così risponde il Presidente DECIBA Gaetano Vilnò 

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l’invito per tutti è di diffondere l’informazione,solo attraverso il tuo piccolo sforzo riusciamo ad ottenere una cassa di risonanza importante . I Media,giornali,radio,fanno finta di nulla,eppure esistiamo,l’indifferenza uccide,contiamo su tutti voi .

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