
In una recente sentenza il Giudice di Pace di Torre del Greco (sent. n. 7785/2015) pronunciandosi sulla nullità della pattuizione della clausola relativa agli interessi moratori di un contratto di mutuo per aver sforato il tasso soglia, ha ritenuto il contratto colpito da nullità parziale originaria relativamente a tutti gli interessi pattuiti.
La citata sentenza si colloca in un ampio panorama giurisprudenziale nel quale non vi è ancora omogeneità di orientamenti sia in ordine al criterio di accertamento dell’usurarietà che in ordine alle conseguenze sanzionatorie ad essa collegate.
La grande differenza sembra essere l’approccio professionale,infatti osserviamo gli stessi tribunali con decisioni completamente diversi .
l’art. 1815 c.c. dispone che il mutuatario, salvo diversa volontà delle parti, deve corrispondere gli interessi al mutuante e che per la determinazione degli interessi si osservano le disposizioni dell’articolo 1284. Se sono convenuti interessi usurari la clausola è nulla e non sono dovuti interessi. Tutto molto semplice,la grave difficoltà è decidere se un contratto è in Usura o meno.
Milano ,Padova,Roma ,tribunali con sentenze di lite temeraria,eppure gli stessi tribunali hanno emesso ordinanze e sentenze a favore dell’utente .
La Legge è uguale per tutti
La differenza è il livello professionale,vale per qualsiasi lavoro,conteggi matematici di pura fantasia e avvocati poco preparati ottengono l’effetto contrario,perdono. Abbiamo più volte pubblicato risultati aclatanti,ogni giorno la banca vince o perde,la grande differenza è la serietà del professionista scelto
LA DIFFERENZA STA SEMPRE NELLE PERSONE,VINCERE O PERDERE STA NELLA PROFESSIONALITA’ E SERIETA’
IL Presidente DECIBA
Gaetano Vilnò
www.deciba.it
0521/241417
Questa semplice espressione del Presidente DECIBA rende il tutto molto chiaro,vinci se sei bravo .
Ebbene, la sentenza della Cassazione 350/2013 ha dato origine ad una serie di azioni legali e pronunce di merito fondate sull’accertamento del superamento della soglia di usura nei mutui bancari attraverso il criterio della mera sommatoria aritmetica del tasso corrispettivo e del tasso di mora.
Siffatto orientamento tuttavia è risultato basato da un lato su una superficiale lettura della sentenza della Suprema Corte e dall’altro su un criterio di calcolo privo di fondamento sia matematico che logico-giuridico.
Invero, il Tribunale di Milano con sentenza della XII sez. del 03.12.2014 afferma che la sentenza della Cassazione n. 350/13 non ha mai espresso come principio la sommatoria dei tassi di interessi moratorio e corrispettivo in quanto il tasso corrispettivo e quello di mora hanno funzione e natura e applicazione del tutto diversi. Allo stesso modo, il Tribunale di Treviso, con sentenza della II sez. del 09 dicembre 2014, precisa che gli interessi corrispettivi e quelli moratori non possono essere considerati unitariamente, attraverso la semplice somma aritmetica, al fine di verificare l’eventuale superamento del tasso soglia dell’usura.
Purtroppo società di business hanno portato avanti il principio della somma dei Tassi creando così giurisprudenza a sfavore e gravi danni per i clienti . Ancor più gravi Avvocati senza criterio matematico giuridico .
In effetti, le due specie di interessi sono distinte, in quanto quelli corrispettivi remunerano la mutuante della messa a disposizione del denaro e costituiscono il corrispettivo del diritto del mutuatario a godere della somma capitale erogata in conformità al piano di ammortamento; quelli di mora hanno, invece, funzione sostanzialmente risarcitoria, di liquidazione in via preventiva del danno patito dal mutuante per l’inadempimento del mutuatario rientrano e, come tali, nel novero delle prestazioni accidentali (v. Tribunale di Treviso, sez. II 09 dicembre 2014).


In questo video il Presidente Gaetano Vilnò spiega in modo semplice come controllare il proprio contratto di mutuo .
info : www.deciba.it
tel: 0521/241417
email : financialsolution@libero.it
mob 338/1063708
Grazie a questo video e molti altri si sono ottenuti risulti ottimi,persino aste giudiziarie e pignoramenti sono stati bloccati per Usura bancaria .


Le leggi esistono e funzionano,il nostro consiglio è quello di rivolgersi a professionisti preparati .
Usurarietà Mutui : sanzioni ,risarcimenti,vittorie
In una recente sentenza il Giudice di Pace di Torre del Greco (sent. n. 7785/2015) pronunciandosi sulla nullità della pattuizione della clausola relativa agli interessi moratori di un contratto di mutuo per aver sforato il tasso soglia, ha ritenuto il contratto colpito da nullità parziale originaria relativamente a tutti gli interessi pattuiti.
La citata sentenza si colloca in un ampio panorama giurisprudenziale nel quale non vi è ancora omogeneità di orientamenti sia in ordine al criterio di accertamento dell’usurarietà che in ordine alle conseguenze sanzionatorie ad essa collegate.
La grande differenza sembra essere l’approccio professionale,infatti osserviamo gli stessi tribunali con decisioni completamente diversi .
l’art. 1815 c.c. dispone che il mutuatario, salvo diversa volontà delle parti, deve corrispondere gli interessi al mutuante e che per la determinazione degli interessi si osservano le disposizioni dell’articolo 1284. Se sono convenuti interessi usurari la clausola è nulla e non sono dovuti interessi. Tutto molto semplice,la grave difficoltà è decidere se un contratto è in Usura o meno.
Milano ,Padova,Roma ,tribunali con sentenze di lite temeraria,eppure gli stessi tribunali hanno emesso ordinanze e sentenze a favore dell’utente .
La Legge è uguale per tutti
La differenza è il livello professionale,vale per qualsiasi lavoro,conteggi matematici di pura fantasia e avvocati poco preparati ottengono l’effetto contrario,perdono. Abbiamo più volte pubblicato risultati aclatanti,ogni giorno la banca vince o perde,la grande differenza è la serietà del professionista scelto
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IL Presidente DECIBA
Gaetano Vilnò
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Questa semplice espressione del Presidente DECIBA rende il tutto molto chiaro,vinci se sei bravo .
Ebbene, la sentenza della Cassazione 350/2013 ha dato origine ad una serie di azioni legali e pronunce di merito fondate sull’accertamento del superamento della soglia di usura nei mutui bancari attraverso il criterio della mera sommatoria aritmetica del tasso corrispettivo e del tasso di mora.
Siffatto orientamento tuttavia è risultato basato da un lato su una superficiale lettura della sentenza della Suprema Corte e dall’altro su un criterio di calcolo privo di fondamento sia matematico che logico-giuridico.
Invero, il Tribunale di Milano con sentenza della XII sez. del 03.12.2014 afferma che la sentenza della Cassazione n. 350/13 non ha mai espresso come principio la sommatoria dei tassi di interessi moratorio e corrispettivo in quanto il tasso corrispettivo e quello di mora hanno funzione e natura e applicazione del tutto diversi. Allo stesso modo, il Tribunale di Treviso, con sentenza della II sez. del 09 dicembre 2014, precisa che gli interessi corrispettivi e quelli moratori non possono essere considerati unitariamente, attraverso la semplice somma aritmetica, al fine di verificare l’eventuale superamento del tasso soglia dell’usura.
Purtroppo società di business hanno portato avanti il principio della somma dei Tassi creando così giurisprudenza a sfavore e gravi danni per i clienti . Ancor più gravi Avvocati senza criterio matematico giuridico .
In effetti, le due specie di interessi sono distinte, in quanto quelli corrispettivi remunerano la mutuante della messa a disposizione del denaro e costituiscono il corrispettivo del diritto del mutuatario a godere della somma capitale erogata in conformità al piano di ammortamento; quelli di mora hanno, invece, funzione sostanzialmente risarcitoria, di liquidazione in via preventiva del danno patito dal mutuante per l’inadempimento del mutuatario rientrano e, come tali, nel novero delle prestazioni accidentali (v. Tribunale di Treviso, sez. II 09 dicembre 2014).
In questo video il Presidente Gaetano Vilnò spiega in modo semplice come controllare il proprio contratto di mutuo .
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