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Movimento di testimonianza
Movimento di testimonianza
24 dic
AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI ,BELLI BRUTTI CATTIVI EBUONI . MOVIMENTOREVOLUTION
22 dic
Monti dove pensa di arrivare ? sta togliendo a tutti invece di fare progetti di sviluppo. Bisogna creare posti di lavoro,questo metodo farà scappare i grandi imprenditori all’estero e non permetterà a chi vuol fare investimenti in Italia di farli . Sicuramente non ci voleva un professore della Bocconi per fare tutto ciò. Vuole riempire le casse per il prossimo governo? i soldi sono finiti,abbiamo riportato una lettera dell’amica Wally bonvicini al presidente Napolitano .
ROMA – Calano i sì al Governo di Mario Monti in Senato. Rispetto ai 281 voti favorevoli della fiducia al Governo dello scorso 17 novembre i sì alla fiducia sulla manovra oggi sono stati 257, cioé 24 in meno rispetto ai 281 di novembre. Ai no della Lega vanno aggiunti l’Idv, Svp e Union Valdotaine: oggi se ne sono registrati 41, erano 25.
MONTI, CON MANOVRA AFFRONTIAMO A TESTA ALTA CRISI – La manovra è un “decreto di estrema urgenza che mette in grado l’Italia di affrontare a testa alta la gravissima crisi europea”. Lo ha detto il premier Mario Monti durante la replica in Senato.
“L’Italia porterà in Europa il suo contributo alla stabilità anche elementi di riflessione e azione sempre più forti sulla politica economica. Non c’é crescita senza disciplina finanziara”. Lo afferma il premier Mario Monti in Aula al Senato.
“L’Europa deve perseguire obbiettivi di crescita, occupazione, coesione. Deve essere un’Europa più comunitaria” in cui però il rispetto di “regole stringenti” deve anche renderla “più solidale, più vicina ai cittadini” perché “non può essere né apparire fredda nei confronti della sicietà civile”. Lo ha detto il premier Mario monti in sede di replica in Senato.
“Per superare la crisi dei depiti sovrani è essenziale che tutti guardino con fiducia ai nostri titoli. E’ essenziale che gli italiani sottoscrivano Bot e Btp le cui rendite sono oggi elevatissime. Occorre che abbiamo fiducia in noi stessi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in sede di replica in Senato.
Il presidente del Consiglio, nel suo intervento di replica al senato sulla Manovra, ha ‘registrato’ i ‘vivaci segnali’ affinché l’Italia rappresenti con stringenza sempre maggiore la necessità di una politica europea nel senso della crescita. E questa è una convinzione mia e vostra”, ha aggiunto. Ma senza le misure che ora il Senato, spero, sta per approvare, tutto questo – ha aggiunto – “sarebbe velleitario”. Resta che le politiche europee devono cambiare e per noi questo é il “il prossimo impegno”.
“Appare rituale, ripetitivo e privo di fondamento lo slogan ‘pagano i soliti noti’”. Lo afferma il premier Mario Monti al Senato dopo aver elencato tutte le norme contenute nella manovra economica.
BOSSI, NON SALVERA’, MA AFFONDERA’ L’ITALIA – Il decreto ‘Salva Italia’ non salverà l’Italia, anzi la “affonderà”. Lo ha detto Umberto Bossi. Il governo – ha aggiunto – mette “troppe tasse e soprattutto non sa come creare posti di lavoro. Questo è il problema”: così Bossi a Bolzano per la firma di un protocollo d’intesa sanitario tra Lombardia e l’Alto Adige.
SCHIFANI CENSURA BRICOLO E SENATORI LEGA – Come annunciato ieri il presidente del Senato, Renato Schifani, ha censurato il capogruppo a Palazzo Madama della Lega Federico Bricolo e molti dei senatori leghisti. Ieri, durante l’esame della manovra, avevano esposto striscioni (“Governo ladro”) e fischiato durante la richiesta di fiducia arrivata da Piero Giarda.
BERLUSCONI AVVISA MONTI ‘AL VOTO SE CONTINUA COSÌ’ – Ribadisce ancora una volta al premier Mario Monti la sua “lealtà” e quella del Pdl ma, nel lungo incontro a palazzo Chigi con il Professore, Silvio Berlusconi mette in chiaro che le decisioni che il governo dovrà assumere devono essere prese in sintonia con le forze politiche che lo sostengono. Più collegialità, insomma, da tradursi anche in un ‘cabina di regia’ a cui prendono parte, oltre agli esponenti dell’esecutivo, i segretari dei partiti della maggioranza e magari anche i capigruppo.
Poi in serata, parlando in libertà con i senatori del Pdl nel corso di una cena, Berlusconi fa capire che non farà sconti al governo. Se Monti non ci consulta prima di prendere i provvedimenti, dice l’ex premier, non ci stiamo più. Berlusconi pretende da Monti un coinvolgimento attivo, ma soprattutto non è più disposto a tollerare nuove strette sul fisco. Se il governo dovesse procedere su quella strada, aggiunge, si andrà al voto. Siamo noi gli arbitri di questa situazione, lo faremo capire, aggiunge il Cavaliere, che si dice sicuro di una vittoria elettorale se il pdl riuscirà a stringere un’alleanza con l’Udc.
I dettagli della colazione di lavoro tra Berlusconi ed il capo del governo (riunione a cui ha preso parte anche Gianni Letta) il Cavaliere li racconta agli eurodeputati del Pdl incontrati per il tradizionale scambio degli auguri. Dettagli che non comprendono, ufficialmente, il tema dell’asta sulle frequente televisive. L’argomento, su cui Berlusconi più volte ha espresso la sua contrarietà, sarebbe però stato affrontato: a quanto raccontano dal Pdl a porre il tema sul tavolo sarebbe stato lo stesso Cavaliere che avrebbe chiesto delle garanzie.
Nel corso del suo ‘tour natalizio’ – che si conclude, dopo un brindisi nella sede del Pdl a via dell’Umiltà, con la cena con i senatori pidiellini – l’ex capo del governo si mostra soddisfatto per il faccia a faccia avuto con Monti: “l’incontro é andato bene”, assicura aggiungendo che “con il premier ci sarà una proficua collaborazione”. L’ex presidente del Consiglio ha spiegato di condividere con Monti la preoccupazione per la situazione dell’Europa e soprattutto per l’atteggiamento di Francia e Germania: “Il direttorio a due è inaccettabile” é il ragionamento di Berlusconi.
Il ‘cuore’ dell’incontro con il Professore è ruotato, a detta del Cavaliere, sull’agenda di misure che il governo dovrà mettere in campo a favore “della crescita, del rilancio dell’economia e dello sviluppo”. Una serie di provvedimenti che l’esecutivo dovrà discutere in prima battuta proprio con le forze politiche interessate: “Troveremo gli spazi per discutere con questo governo in modo che le misure possano arrivare in Parlamento” dopo aver ricevuto il sì dei partiti.
Ed una delle misure che l’ex premier attende di “vedere nei dettagli” riguarda la riforma del lavoro, al centro delle tensioni tra le forze politiche: “Si tratta di un capitolo importante su cui questo governo deve esercitarsi” è l’opinione dell’ex premier che però fa sapere di non aver discusso l’argomento con il Professore. Al capo del governo invece il Cavaliere avrebbe chiesto di mettere mano alle riforme a partire da quelle istituzionali “perché non è possibile per un governo essere efficace se non ha i mezzi per poterlo essere”. Anche agli eurodeputati l’ex capo del governo ha chiesto il massimo impegno a favore del Pdl “siamo già in campagna elettorale” ha ribadito Berlusconi che poi ha messo in chiaro come la priorità sia quella di ritrovare l’intesa con l’Udc. Un accordo solo con Pier Ferdinando Casini anche senza il Fli non preoccupa il premier che anzi fa capire bene quali siano le sue preferenze: “Abbiamo a cuore l’intesa con i centristi ed è in quella direzione che concentriamo gli sforzi”.
FEDERCONTRIBUENTIEMILIAROMAGNA
sportello utenti bancari e del credito
banche,equitalia,utenze,
responsabile regionale:wally bonvicini
AL PRESIDENTE NAPOLITANO,
PRESIDENTE LO SA CHE CI VOGLIONO SCHIAVI VERO?
LO SA CHE SI RENDE COMPLICE DI UN ESECUTIVO CHE CI STA TOGLIENDO OGNI POSSIBILITA’DI SOPRAVVIVENZA VERO?
LO SA PRESIDENTE CHE L’ESECUTIVO DELLE BANCHE CI IMPEDISCE DI AVERE PIU’DI MILLE € IN CONTANTI,MA SE SI ARRIVA IN SLOVENIA CHE E’A DUE PASSI,DA BANCA INTESA SI POSSONO AVERE IN CONTANTI ANCHE 100.000€ E OLTRE IL GIORNO?
SIAMO STANCHI PRESIDENTE E SE LEI HA VOLUTO EVITARE LE ELEZIONI,NOI LE VOGLIAMO E SUBITO E I BANCHIERI NON CI STANNO BENE ED I LEGALI DEI BANCHIERI NON CI STANNO BENE!
MENO MALE CHE LA CASSAZIONE PENALE ,IN QUESTI GIORNI HA RIBADITO,CHE BANCA D’ITALIA,BANCA PRIVATA,NON PUO’LEGIFERARE E NON PUO’DIRCI COSA DOBBIAMO O NON DOBBIAMO FARE!
PRESIDENTE,VUOLE ESSERE RICORDATO COME COLUI CHE HA SVENDUTO GLI ITALIANI ALLE BANCHE?
SIAMO STANCHI PRESIDENTE,MOLTO STANCHI DI ASCOLTARE FROTTOLE,SOLO FROTTOLE,NIENTE ALTRO CHE FROTTOLE!
Parma,21 dicembre 2011 wally bonvicini
Federemilia
via Caselli,7
43126parma
tel.0521 9856510
fax 0521 984556
21 dic
Anche questa ci voleva ,un bel virus che uccide milioni di persone.Ormai non sanno più come ucciderci ,cibo,auto,malattie,virus e ci voleva pure il caledario Maya ! Le cause di stress sono molteplici e tutti ci si mettono ad aumentarle ! Meglio sapere come si vive .. non importa come moriremo .
Gaetano Vilnò
Calendario Maya
Secondo i Maya ci furono cinque Ere cosmiche, corrispondenti ad altrettante civiltà. Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali.
Alcuni studiosi affermano che la prima civiltà – quella distrutta dall’Acqua – era Atlantide. Nel Popol Vuh dei Maya Quiché, si legge: “un diluvio fu suscitato dal Cuore del Cielo… una pesante resina cadde dal cielo.. la faccia della terra si oscurò, e una nera pioggia cadde su di essa, notte e giorno”. Secondo il calendario Maya, l’attuale Età dell’Oro (la quinta), terminerà nel 2012. Cosa ci dobbiamo aspettare?
Secondo i ricercatori Maurice Cotterell e Adrian Gilbert, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta. La Terra infatti subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’ellittica del sistema solare. Ciò provocherebbe scenari apocalittici, descritti dallo storico Immanuel Velikvosky nel suo libro “Earth in Upheaval”. “…Un terremoto farebbe tremare il globo intero. Aria e acqua si muoverebbero di continuo per inerzia, la Terra sarebbe spazzata da uragani e i mari investirebbero i continenti… La temperatura diverrebbe torrida e le rocce verrebbero liquefatte, i vulcani erutterebbero, la lava scorrerebbe dalle fratture nel terreno squarciato, ricoprendo vaste zone. Dalle pianure spunterebbero come funghi le montagne, che continuerebbero a salire sovrapponendosi alle pendici di altre montagne e causando faglie e spaccature immani.Secondo i Maya ci furono cinque Ere cosmiche, corrispondenti ad altrettante civiltà. Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali. Alcuni studiosi affermano che la prima civiltà – quella distrutta dall’Acqua – era Atlantide. Nel Popol Vuh dei Maya Quiché, si legge: “un diluvio fu suscitato dal Cuore del Cielo… una pesante resina cadde dal cielo.. la faccia della terra si oscurò, e una nera pioggia cadde su di essa, notte e giorno”. Secondo il calendario Maya, l’attuale Età dell’Oro (la quinta), terminerà nel 2012. Cosa ci dobbiamo aspettare? Secondo i ricercatori Maurice Cotterell e Adrian Gilbert, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta. La Terra infatti subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’ellittica del sistema solare. Ciò provocherebbe scenari apocalittici, descritti dallo storico Immanuel Velikvosky nel suo libro “Earth in Upheaval”. I laghi sarebbero inclinati e svuotati, i fiumi cambierebbero il loro corso, grandi estensioni di terreno verrebbero sommerse dal mare con tutti i loro abitanti. Le foreste sarebbero divorate dalle fiamme e gli uragani e i venti impetuosi le strapperebbero dal terreno… Il mare, abbandonato dalle acque, si tramuterebbe in un deserto. E se lo spostamento dell’asse fosse accompagnato da un cambiamento nella velocità di rotazione, le acque degli oceani equatoriali si ritirerebbero verso i poli e alte maree e uragani spazzerebbero la Terra da un polo all’altro. Lo spostamento dell’asse cambierebbe il clima in ogni luogo… Nel caso di un rapido spostamento dell’asse terrestre, molte specie di animali sulla Terra e nel mare sarebbero distrutte e la civiltà, se ancora esistesse, sarebbe ridotta in rovine”. Lo scenario ipotizzato da Velikovsky, presuppone la fine della vita sul pianeta terra. Per le persone che ignorano la fisica, può sembrare eccessivo. Alcuni direbbero farneticazioni, ma vi assicuro che nell’universo eventi del genere sono all’ordine del giorno. Inoltre basterebbe un asteroide di grosse dimensioni che colpisse il nostro pianeta per evocare scenari del genere. L’assurdo è che tutto questo sarebbe naturale. Quello che non è naturale è credere che sia impossibile. Sono certo che se l’uomo avesse la consapevolezza di quanto è fragile e precaria la sua esistenza su questo pianeta perderebbe l’illusione di possedere il massimo possibile, incurante delle vittime innocenti che tale scelta comporta. Velikovsky , oltre a ricalcare le leggende Maya, espone scientificamente le profezie del monaco Basilio Cotterell, in base ai suoi studi sull’attività delle macchie solari e sul calendario Maya, ha concluso che la profezia relativa alla fine della quinta Era deriva da un calcolo della prossima inversione del campo magnetico terrestre, prevista per il 2012. Alcuni studiosi americani affermano che la civiltà Maya fu distrutta da calamità naturali, quali l’improvviso innalzamento della temperatura terrestre. E secondo loro tali fenomeni sono ciclici. Secondo i Maya tali eventi sarebbero previsti per il 2012. Chissà, forse fu proprio uno spostamento dell’asse terrestre che fece scomparire la civiltà Maya. Ad avvalorare tale profezia, anche se indirettamente, è il dossier presentato dal Pentagono nel 2003 in cui per il 2020 si prevedono immani catastrofi che sconvolgerebbero il pianeta, provocate dall’aumento della temperatura. Personalmente, più che il dossier del Pentagono, a destare stupore, sono le profezie Maya che coincidono con il rapporto del Pentagono. Credo che le conoscenze dei Maya in astrofisica, siano conoscenze indotte dall’esterno, in quanto una civiltà che pratica i sacrifici umani non può essere ne evoluta scientificamente, tantomeno illuminata. Secondo recenti studi, tutto lascia credere che ciclicamente la terra subisce una specie di reset, per dare inizio ad una nuova era. Secondo alcuni studiosi siamo prossimi a tale traguardo. Assurdo che vi possa sembrare tutto questo accade per il male che seminiamo nel nostro universo. Forse è il momento di incominciare a guardare bene in noi stessi e decidere di desiderare un mondo di pace e di giustizia. Se lo desideriamo con tutta la nostra forza, e considerando che la forza del pensiero è energia creativa, tutto il male che ci avvolge sarà sconfitto.
Scoperto in laboratorio un supervirus dell’influenza, virtualmente capace di sterminare la popolazione. I ricercatori che l’hanno prodotto vogliono che il loro lavoro sia pubblicato, mettendo dunque nero su bianco come si può riuscire a ottenere un virus così contagioso e aggressivo. Ma la comunità scientifica si oppone alla pubblicazione, in tanti sollevano dubbi sull’opportunità dell’esperimento. E divampano le polemiche.
Per la prima volta, gli Stati Uniti hanno chiesto a riviste scientifiche di non pubblicare i dettagli di esperimenti biomedici, per evitare che possano finire in mano a potenziali terroristi e provocare una strage. Come scrive oggi con ampio rilievo il New York Times online, la richiesta, da parte di organo consultivo ufficiale Usa, si riferisce ad esperimenti condotti negli Stati Uniti e in Olanda, dove alcuni scienziati hanno creato in laboratorio una forma particolarmente contagiosa di una influenza letale, l’aviaria A (H5N1), in grado di uccidere milioni di persone se finisse nelle mani sbagliate.
L’organo in questione, il National Science Advisory Board for Biosecurity, che dipende dagli Istituti Nazionali per la Sanità americani, ha chiesto alle prestigiose riviste Science e Nature di nascondere alcuni dettagli delle ricerche, pur non potendo obbligarli a farlo. Il direttore di Science, Bruce Alberts, si è detto pronto a nascondere alcuni elementi degli studi in questione, ma solo se il governo è in grado di garantire che verranno comunicati agli scienziati che le richiedono.
La notizia sulla realizzazione dell’agente patogeno, aggressivo come l’H5N1 ma molto più contagioso tanto da essere definito ‘peggiore dell’antracè, aveva destato molte polemiche anche negli stessi ambienti scientifici. Il parere della commissione non è vincolante, ma i direttori delle due principali riviste scientifiche mondiali hanno affermato che “prenderanno in seria considerazione l’avvertimento a patto che si studi un modo per far arrivare le informazioni agli scienziati che ne dovessero aver bisogno”.
La giustificazione per la creazione del ‘supervirus’ è infatti quella di permettere agli esperti di tutto il mondo di prepararsi in anticipo ad un’eventuale nuova pandemia più aggressiva delle precedenti. Secondo il panel di esperti la pubblicazione dei dettagli potrebbe interessare anche i bioterroristi, e per questo vanno tolti “i dettagli sperimentali e i dati sulla mutazione che permetterebbero la replica degli esperimenti”.
Il virus è una variante geneticamente modificata dell’H5N1, responsabile dell’influenza aviaria: la versione ottenuta in laboratorio è in grado di trasmettersi molto più facilmente da uomo a uomo e potrebbe contagiare milioni di persone in tempi rapidissimi. La nuova ‘creatura’ incarna le paure della comunità scientifica, da sempre preoccupata che il virus dell’aviaria – attualmente aggressivo ma non abbastanza contagioso – potesse mutare geneticamente acquisendo la capacità di causare una pandemia.
L’equipe coordinata dal virologo Ron Fouchier, dell’Erasmus Medical Centre in Olanda, ha dimostrato che bastano solo 5 passaggi per far mutare il virus dell’aviaria in un microrganismo altamente contagioso. L’esperimento, condotto sui furetti, che sono ormai diventati il modello animale di prima scelta per i test sui virus influenzali, fa parte di una più ampia ricerca internazionale per comprendere meglio l’H5N1.
Il virologo che ha coordinato lo studio – si legge sul quotidiano britannico Daily Mail – è consapevole che potrebbe ben presto abbattersi su di lui una tempesta mediatica. Ha già ingaggiato un consigliere per lavorare insieme a una strategia di comunicazione. Lo scienziato, infatti, non intende fare retromarcia: ammette che il virus creato è “uno dei più pericolosi che si possano ottenere”, ma è lo stesso deciso a voler pubblicare come ci è riuscito.
La pubblicazione agita la comunità scientifica, divisa fra la libertà di stampa e la necessità di regolamentare ricerche che potrebbero avere effetti benefici sulla salute pubblica, ma allo stesso tempo potrebbero essere strumentalizzate e rivelarsi utili per il bioterrorismo. Le polemiche riguardano lo studio olandese, ma anche un lavoro simile, condotto da ricercatori americani (università del Wisconsin) e giapponesi (università di Tokyo) sempre sull’H5N1.
“Questo virus fa più paura dell’antrace, non mi viene in mente niente di più spaventoso”, ha commentato Paul Keim, a capo del Nsabb.
21 dic
Noi ormai i dubbi le abbiamo da tempo,la nostra ricerca è stata efficace. Sono centinaia i grillini che contestano il padrone grillo,di saggi milionari ne abbiamo anche troppi
da libero quotidiano
L’idillio tra Beppe e il nuovo premier è durato poco. Il predicatore fa un arringa contro il grande fratello fiscale… Ha la coda di paglia?
«Grazie a questa potenza di fuoco ogni singola transazione dei conti degli italiani verrà esaminata. È un passo avanti verso la Repubblica Italiana dei Soviet». Di chi sono queste parole infuocate contro il Grande Fratello fiscale approntato dal governo? Sorpresa, sono di Beppe Grillo, che pure aveva accolto con favore l’avvento di Monti. Lo stesso Grillo che si scagliò contro la “legge bavaglio” perché lo Stato aveva il diritto di ascoltare le telefonate, ora ci dice che quello Stato non ha il diritto di sbirciare nei nostri conti correnti per bloccare l’evasione. Se uno volesse pensar male… Ma si avvicina il Natale, non lo faremo. Pensateci voi.
21 dic
ROMA – Sulla riforma del mercato del lavoro la disponibilita’ del Governo al dialogo con le parti sociali e’ ”piena” ma si deve poter parlare di tutto perche’ non ci possono essere ”terreni inesplorati”. Il ministro del Welfare Elsa Fornero tira dritto anche sul lavoro, e sottolinea che tra le priorita’ del Governo c’e’ l’aumento dei salari, ”perche’ sono bassi” e perche’ il divario nella distribuzione del reddito ”e’ cresciuto negli ultimi 15 anni”.
La sfida quindi e’ quella della riforma del sistema con una maggiore flessibilita’ e nello stesso tempo buste paga piu’ pesanti per i lavoratori. Per ora non c’e’ ancora una proposta ma la direzione dovrebbe essere quella del cuneo fiscale con la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente. Una misura che pero’ ha bisogno di risorse consistenti ed e’ possibile quindi che l’intervento del Governo si limiti a una agevolazione sui contratti di secondo livello e quindi sugli aumenti salariali legati alla produttivita’.
Intanto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invita al senso della misura e ad evitare esasperazioni: ”Credo non giovino giudizi perentori, battute prezzanti, contrapposizioni sempliciste. Si blocchi sul nascere ogni esasperazione polemica”, osserva il Capo dello Stato mentre l’a.d. Fiat, Sergio Marchionne, si limita ad auspicare un accordo sul tema: ”l’unica cosa che posso dire e’ che ci si metta d’accordo e si vada avanti. Abbiamo riconquistato un po’ di credibilità, bisogna portare il discorso a conclusione”. Alla collega Fornero arriva poi la solidarieta’ di un’altra donna ministro, Anna Maria Cancellieri, secondo cui ”non è possibile essere esposti al linciaggio morale per un’intervista”. ”Prima di gennaio non ci sono appuntamenti – ha detto Fornero – l’impegno e’ di studiare la materia”.
Alla domanda se il Governo interverra’ sul mercato del lavoro Fornero ha risposto: ”dipende se ce lo lasciano fare come tempi e come disponibilita’. Da parte mia la disponibilita’ al dialogo e’ piena ma non ci devono essere preclusioni di nessun tipo. Dobbiamo parlare del mondo del lavoro e delle giovani generazioni, non si vuole precarizzare nessuno piu’ di quanto lo sia gia’. Bisogna riuscire ad aumentare i salari perche’ sono bassi”. Quanto alla possibilita’ di un intervento che tenga fuori dalla discussione l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (quello che prevede il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa, ndr.) Fornero dice che ”non ci sono cose che sono terreni inesplorati”.
Dello stesso avviso la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: “siamo interessati a un accordo con i sindacati a patto che nessuno ponga pregiudiziali”, sottolinea. In Italia un lavoratore dipendente single senza figli prende in media 25.155 dollari piazzandosi al 22mo posto della classifica Ocse (superando, rispetto all’anno scorso, la Grecia). L’Italia e’ comunque ultima per media salariale tra i Paesi del G7. Il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni ribadisce il proprio no a interventi sull’articolo 18 mentre e’ pronto a parlare di come aumentare i salari. ”Io sfido la Fornero – ha detto – a discutere come alzare il salario ai flessibili e di come il Governo debba incentivare fiscalmente e con altri strumenti questa possibilita’, questo significa andare incontro ai giovani”. ”Piu’ che i salari, che può darsi siano un po’ più bassi (del resto d’Europa, ndr) – ha detto il vice presidente di Confindustria Alberto Bombassei – il problema e’ il costo del lavoro che è molto più alto. Bisogna conciliare – ha detto – maggiori salari e minor costo del lavoro”
20 dic
ROMA – E’ già scontro sull’articolo 18, la norma dello Statuto dei lavoratori del 1970 che disciplina il reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo. Scontro tra governo e sindacati, ma anche tra sindacati e imprese, prima ancora che si apra il tavolo sulla riforma del mercato del lavoro.
“Nessun tabù”, dice il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. “E’ una norma di civiltà”, insiste all’opposto il leader della Cgil, Susanna Camusso. Commenta il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, “rammaricata” ma anche “dispiaciuta e sorpresa” per un linguaggio di “un passato del quale non possiamo certo andare orgogliosi”: “la reazione” dei sindacati, afferma, “non la capisco, e mi preoccupa anche molto non sul piano personale, ma per le sue implicazioni per il Paese”. Alle sue parole replica il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: “Mi dispiace che reagisca in questo modo: ad essere preoccupati siamo noi”. Già in mattinata, Bonanni aveva sostenuto la contrarietà a mettere mano all’articolo 18: dopo la manovra, “discussa con nessuno”, che ha già colpito lavoratori e pensionati, è la sua posizione, “si aizza la protesta su una materia che si sa problematica”, “spinosa”. I sindacati chiedono piuttosto di far pagare di più il lavoro precario.
E’ questa la vera sfida, afferma Bonanni, rivolgendosi alla “maestrina” Fornero. In serata, dopo le parole del ministro, rincara: “Mi hanno sconcertato”. Si tratta di una riforma del mercato del lavoro annunciata “mediaticamente”: così “si apre una rottura prima di arrivare alla discussione”. E’ una “situazione incresciosa”, che avrebbe richiesto “più cautela” e a Fornero dice ancora: “Doveva essere molto più accorta” Al contrario, d’accordo con Fornero si dice Marcegaglia: “Non ci sono più totem, non ci sono più tabu” sull’articolo 18; la riforma del mercato del lavoro “va affrontata” con “molta serietà, pragmatismo e senza ideologia”, anche per riportare il Paese a crescere, afferma. Alle sue affermazioni si contrappone la posizione di Camusso, a strenua difesa dell’articolo 18: è “una norma di civiltà che impedisce le discriminazioni ed esercita una forma di deterrenza per tutti. Un paese democratico e civile non può rinunciarvi”.
Posizioni antitetiche, dunque. Ma, subito il numero uno degli industriali tiene a sottolineare: “Non c’é alcun attacco ai sindacati”. “Il clima di scontro non aiuta”. C’é solo la necessità, sostiene, di modificare un mercato del lavoro che “oggi palesemente non funziona”, in cui “abbiamo una forte rigidità in uscita che non ha eguali in Europa ed un eccesso di flessibilità in entrata che penalizza i giovani e le donne; e abbiamo degli ammortizzatori sociali che vanno rivisti in parte”. Uno stato di fatto in cui, dice ancora, “un’azienda fa fatica ad assumere o assume di meno”. Il punto è comunque, per il presidente di Confindustria, andare alla trattativa senza “chiusure preconcette”.
Al tavolo – che potrebbe aprirsi “anche prima” di gennaio, come fa sapere la stessa Fornero – “ci siederemo con grande spirito di collaborazione, con grande atteggiamento costruttivo. Ci auguriamo, speriamo e chiediamo che anche il sindacato faccia la stessa cosa”, aggiunge Marcegaglia. Un tavolo in vista del quale Fornero invita al dialogo ma “senza preclusioni”: “Per quanto mi riguarda io non ho preclusioni, bisogna però che non ne abbiamo altri”.
Video shock ,manicomio di tortura in Italia
19 dic
Pubblicato da movimentorevolution in Discussioni
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Siamo in Italia ,istituti di tortura attualmente in essere . Posso capire che ci sia un pazzo psichiatra che dia pillole a tutti,ma non riesco a capire le guardie,le imprese di pulizie,tutto lo staff,parenti,possibile che nessuno denunci la cosa .Anche questo fa parte degli “esseri umani” ,lo schifo assuluto presentato in questo video fatto a testimonianza di tutto ciò.
